FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) 2014-2020

Obiettivo Specifico “2. Integrazione / Migrazione legale” – Obiettivo Nazionale “ON 3 – Capacity building – lett m) – Scambio di buone pratiche – inclusione sociale ed economica SM”

Notizie

Il giornalismo invisibile e la comunicazione interculturale

14 Novembre 2019

Una diffusa xenofobia sta attraversando l’Italia e l’Europa: è «una vera e propria malattia mentale collettiva», scrive la giornalista francese Flore Murard-Yovanovitch nel suo libro Derive. Piccolo mosaico del disumano (Stampa Alternativa, 2014).
Si tratta di una raccolta di testimonianze di violenze e negazioni dei diritti umani fondamentali di immigrati, donne, bambini, rom dal 2009 al 2013. La ricostruzione di questo «mosaico del disumano» prosegue nei suoi due libri successivi La negazione del soggetto migrante (Stampa Alternativa, 2015) e L’abisso. Piccolo mosaico del disumano (Stampa Alternativa, 2017), dove delinea l’avanzare di un «fascismo della frontiera».

Le cronache quotidiane degli sbarchi, il razzismo mediatico e la propaganda della paura fanno parte costante del linguaggio della stampa, che racconta l’immigrazione «come invasione e assedio» (vedi il dossier di Africa e Mediterraneo n. 82/2015 “Immigrazione, media e paura”, https://www.bolognacares.it/2015-africa-e-mediterraneo-n-82-115-immigrazione-media-e-paura/): per questo motivo, scrive l’autrice in un articolo pubblicato su L’Unità nel 2009, diventa sempre più necessario attuare delle pratiche sociali e culturali in grado di coltivare quel salto culturale che inserisca «il rapporto interumano non violento» al centro della cultura politica.

Questi temi verranno discussi al convegno Il ruolo (reale e potenziale) dei giornalisti con background migratorio nel dibattito pubblico italiano, che si terrà martedì 19 novembre nella Sala Stampa Estera, in via dell’Umiltà 83 a Roma. Tra i relatori ospitati ci sarà la stessa Flore Murard-Yovanovitch insieme al giornalista pachistano Ejaz Ahmad, la segretaria nazionale ANSI Paula Baudet Vivanco e lo scrittore Cleophas Adrien Doma. A moderare l’incontro Annalisa Camilli giornalista di Internazionale e autrice del libro La legge del mare. Cronache dei soccorsi nel Mediterraneo (Rizzoli, 2019), che racconta la de-umanizzazione e la criminalizzazione delle persone migranti da parte della cronaca.

L’incontro – organizzato all’interno del nostro progetto Words4link – vuole dare spazio a esperienze di comunicazione e giornalismo da parte di professionisti con background migratorio: negli ultimi anni, infatti, l’immigrazione è tornata al centro del dibattito pubblico italiano.
L’esposizione mediatica del fenomeno è enorme e i punti di vista proposti sono molteplici. Ma quante volte è stata data la parola a un giornalista o a uno scrittore migrante? La sfida del convegno è, dunque, avviare una riflessione sui diversi aspetti di criticità relativa all’informazione giornalistica in Italia.
Occorrono, infatti, strumenti nuovi e inediti per raccontare il presente e interpretare la società multiculturale attuale. Come sostiene Estrella Israel Garzón, professoressa di Comunicazione e giornalismo interculturale all’Università di Valencia, «in una società globalizzata, convergente e interconnessa, è necessario stimolare la formazione di comunicatori interculturali come chiave per stabilire il discorso giornalistico della differenza».

A questo link trovate l’evento Facebook con il programma completo:
https://www.facebook.com/Words4link/

 

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