Nome:
Amin
Cognome:
Nour
"Mi definisco cittadino del mondo, di cultura europea, formazione italiana, carattere romano, origine africana e nascita somala"
Nato a Mogadiscio, Amin Nour scappa insieme al nonno dal massacro della sua famiglia durante la guerra civile in Somalia e arriva in Italia all’inizio degli anni Novanta. Qui si iscrive alla scuola di recitazione della NUCT e presto inizia la sua carriera davanti e dietro la macchina da presa: lavora in “Good Morning Aman” con Valerio Mastandrea, è il protagonista del corto “Babylon Fast Food” (2012) e nello stesso anno produce il suo primo cortometraggio “GeNEWration”.
Oltre a essere un regista, Amin Nour è anche un attivista per il diritto alla cittadinanza dei figli di genitori stranieri, per i diritti dei migranti e contro le discriminazioni. Nel 2013 è testimonial per la campagna antirazzista nazionale NEAR e per l’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale), con il quale lavorerà spesso nel corso degli anni. Nel 2014 fonda il collettivo Neri italiani – Black Italians, mentre nel 2015 è tra i protagonisti della prima web serie incentrata sull’integrazione, “Welcome to Italy”. Nel 2017 vince il bando “Migrarti” promosso da MIBACT e UNAR con il cortometraggio “Ambaradan”, la storia apparentemente paradossale di un ragazzo italiano nero che, in reazione all’emarginazione dovuta al colore della sua pelle, esagera la sua italianità fino a diventare fascista e xenofobo. Nel 2018 vince il bando Migrarti con il cortometraggio “Indovina chi ti porto per cena”. Vive a Roma.
Città di residenza:
Roma
Nazionalità di origine:
Somala
Lingua madre:
Somalo
Lingua di scolarizzazione:
Italiano
Primo/a migrante